Nuovo racconto: “Ricorso in appello al Consiglio di Stato”

Cattedrale1

Un’avvocato alle prese con un caso spinoso, i ricordi di un’educazione sessuale compromessa dal puritanesimo, un amico con qualcosa da imparare e qualcosa da insegnare.

Il racconto è stato pubblicato su Cattedrale, Osservatorio sul racconto.

Io provo a spiegare a tutti i miei clienti che non funziona così: verità, equità, onestà; belle rime ma parole inutili. Si entra in aula con una storia e l’avversario – che di solito è l’Avvocatura di Stato – ha una storia diversa. Non vince quella più vera, o corretta, o giusta, ma quella migliore, quella che suona meglio nelle orecchie di un giudice che, tra l’altro, nemmeno vorrebbe stare dove sta. Perché il TAR è solo il piano terra del palazzo del potere e il giudice amministrativo non vede l’ora di imboccare l’ascensore e salire, salire, salire