Nuovo racconto: “Astarte e i suoi fratelli”

Spazinclusi

Ecco il quarto capitolo della saga di Astarte, ambientata nella Babilonia pre-diluvio universale. Questa volta l’ingegnoso combattente dovrà vedersela con la misteriosa malattia che ha colpito una bambina, Cabiria, e per risolvere questo enigma dovrà fare i conti col proprio passato e col rapporto controverso che lo lega ai fratelli adottivi: Mikhail, Uriel, Jibril e Azaria.

Novemila anni prima della nascita di Cristo, centinaia di migliaia di persone lasciarono i loro villaggi e si raccolsero a Babilonia. Pastori, contadini e pescatori, illusi dalle promesse di una nuova economia fondata sul baratto, affollarono la prima metropoli della storia. Una città che, appena sorta, era già morente. I suoi vicoli, dopo il tramonto, brulicavano di prostitute e rapinatori; le merci più richieste erano alcolici e armi di ossidiana.

Senza la ruota né la scrittura, privi di qualunque forma di organizzazione sociale, gli abitanti di Babilonia non potevano sapere che il Mar Nero, da lì a pochi anni, incalzato da piogge incessanti e dai frequenti terremoti, avrebbe sommerso la loro civiltà cancellandone per sempre il ricordo. Non lo sapevano ma forse, anche se lo avessero saputo, nulla sarebbe cambiato.

Ecco il link al racconto, pubblicato su Spazinclusi.

 

 

I tre precedenti racconti ambientati a Babilonia li trovate qui:

  1. Astarte
  2. Astarte e il carico di zafferano
  3. Astarte e il metallo misterioso

Uomini coperti di pelli d’orso, altri con indosso armature di corteccia, altri ancora completamente nudi ma con la pelle cosparsa di torba e fango; sembravano tutti simili a strani animali della foresta